Verde paglierino al colore, il profumo è esuberante di prugna acerba e semi di finocchio. Il palato è come sempre slanciato e di estrema purezza, grazie anche alla assenza di liquore di spedizione, ovvero di zuccheraggio finale, con in più una evidente ricchezza figlia di una annata giù divenuta leggenda in Italia per i rossi. L’anidride carbonica emulsiona il centro bocca, e nella persistenza le note vegetali si alternano a quelle di farina. Da bere sempre, con quello che vi pare, con chi vi pare.
Eccellente da aperitivo, ottimo anche per tutto il pasto. Provatelo sulle cucine vegetariane.
Vigneti: 1,5 ettari, 25 anni di età. Esposizione a nord. Gestito in biologico dal 1995.
Varietà: 100% Verdicchio di Matelica, clone da selezione massale.
Suolo: terreno di medio impasto, ricco in calcare.
Potatura: Guyot bilaterale. Eseguita direttamente dal personale aziendale.
Vendemmia: manuale, in piccole cassette per preservare l’integrità del frutto, a metà settembre.
Vinificazione: pressatura soffice, fermentazione lenta a bassa temperatura, maturazione sulle fecce fini per 4 mesi in acciaio.
Spumantizzazione: Il vino base è stato imbottigliato a maggio con aggiunta di lievito e 24 g/l di zucchero (tiraggio).
La rifermentazione è avvenuta in bottiglia (metodo classico), con le bottiglie sistemate sulle pupitre per “il remuage” manuale.
A novembre, dopo ca. 30 mesi, è avvenuta la sboccatura senza aggiunta di “liqueur d’expedition”.
Alcol: 12,5% vol
Acidità: 7 g/l (non viene svolta la fermentazione malolattica)
Zuccheri: 0,5 g/l
Produzione: 9600 bottiglie of 75 cl
Estratto Secco: 20 g/l
SO2: 70 g/l
Pressione in bottiglia: 4,3 bars